
Il Labrador Silver: Un Incrocio Controverso e il Problema del Pedigree
Introduzione
Negli ultimi anni, la variante "Silver" del Labrador Retriever ha suscitato un acceso dibattito tra allevatori, esperti di cinofilia e appassionati della razza. Sebbene venga spesso pubblicizzata come una variante rara ed esclusiva, il Labrador Silver non rientra ufficialmente negli standard di razza riconosciuti dalle principali federazioni cinofile internazionali, tra cui la Fédération Cynologique Internationale (FCI) e l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI). Questo perché il colore silver non è previsto dallo standard del Labrador Retriever e deriva molto probabilmente da incroci con altre razze, in particolare il Weimaraner.
Il Labrador Retriever è una razza consolidata con una storia che risale al XIX secolo, sviluppatasi a partire dai cani da riporto delle coste di Terranova e Labrador. Gli unici colori accettati dagli standard ufficiali sono:
Nero
Giallo (nelle varie sfumature)
Chocolate
L'origine del colore silver è incerta, ma la teoria più accreditata suggerisce che esso sia comparso negli Stati Uniti negli anni '50, a seguito di incroci tra Labrador Retriever di colore chocolate e Weimaraner, una razza nota per il caratteristico mantello grigio argento. Questo incrocio avrebbe introdotto il gene della diluizione del colore, responsabile della tonalità silver, che poi sarebbe stato trasmesso nelle generazioni successive.
Perché il Labrador Silver Non Può Avere un Pedigree Ufficiale
Per essere riconosciuto come Labrador Retriever e ottenere un pedigree ufficiale, un cane deve rispettare gli standard morfologici e genetici stabiliti dalle associazioni cinofile internazionali. Poiché il colore silver non rientra tra le varianti accettate, i Labrador Silver non possono essere registrati con un pedigree ufficiale da enti come l’ENCI o la FCI.
Alcuni allevatori, per aggirare questa restrizione, registrano i Labrador Silver come Labrador Chocolate, sfruttando il fatto che il gene della diluizione agisce su questa variante di colore. Tuttavia, questa pratica è controversa e non è accettata dagli allevatori seri e dalle associazioni di tutela della razza, poiché mina la purezza genetica del Labrador Retriever e introduce caratteristiche non conformi allo standard ufficiale.
Rischi e Problemi Legati al Labrador Silver
Oltre ai problemi legati alla purezza della razza e all'assenza di un pedigree ufficiale, il Labrador Silver può presentare alcune problematiche di salute e di selezione genetica:
Predisposizione a Malattie Ereditarie – Il gene della diluizione è stato associato a condizioni come la "Color Dilution Alopecia" (CDA), una patologia della pelle che può causare perdita di pelo e infezioni cutanee croniche.
Selezione Poco Controllata – La popolarità commerciale del Labrador Silver ha portato a un incremento di allevamenti poco etici, in cui la selezione si basa principalmente sull’estetica piuttosto che sulla salute e il temperamento del cane.
Ambiguità Genetica – Poiché il Labrador Silver deriva da incroci con altre razze, il suo temperamento potrebbe differire da quello del Labrador Retriever standard, compromettendo le caratteristiche comportamentali per cui questa razza è apprezzata.
Conclusione
Il Labrador Silver non è un Labrador Retriever puro e, di conseguenza, non può ottenere un pedigree ufficiale dalle principali associazioni cinofile. La sua origine incerta e la probabile introduzione di geni esterni alla razza sollevano questioni sia dal punto di vista della selezione genetica che dell’etica dell’allevamento. Chi è interessato a un Labrador dovrebbe rivolgersi ad allevatori seri e certificati, che rispettino gli standard ufficiali della razza e garantiscano la salute e il benessere degli animali, evitando fenomeni di moda che potrebbero compromettere la qualità e l’integrità del patrimonio genetico della razza.
Se si desidera un cane con caratteristiche simili a quelle del Labrador ma con un colore argenteo, è preferibile considerare razze riconosciute come il Weimaraner, evitando così di alimentare una pratica di allevamento poco trasparente e potenzialmente dannosa per il futuro della cinofilia.