In natura avviene seguendo l'istinto. Per i nostri cani domestici, invece è meglio usufruire dell'intervento umano nella scelta di tempi e partner per l'accoppiamento. Oltre alla salubrità e alla bellezza dei soggetti che si intende accoppiare un occhio va sempre dato alla compatibilità, sia attraverso i pedigree per escludere parentele troppo strette che tramite l'esame genetico del colore, utile quando non si conosce bene la genealogia dei cani. Infatti molti soggetti nel loro patrimonio genetico possiedono, oltre al colore del mantello, anche geni di altri colori che se accoppiati, in determinate condizioni, possono dare origine a soggetti dal mantello differente da quello dei genitori.
Il segnale più evidente che la cagna è entrata in calore sono le perdite ematiche vaginali. altri segnali sono l'aumento della frequenza dell'istinto ad urinare (anche in piccole quantità) e la vulva risulterà gonfia. Dopo 8/9 giorni dal primo giorno di perdite si consiglia di effettuare il controllo del dosaggio del progesterone. Consultandovi con il vostro veterinario, tramite questo esame potrete individuare il momento dell'ovulazione della cagna e di conseguenza anche quello in cui effettuare l'accoppiamento.
Tra il 25° e il 30° giorno di gravidanza è consigliato eseguire un controllo ecografico e di salute generale presso il veterinario. Questo controllo ci consentirà di valutare innanzitutto se la cagna è gravida e anche la condizione e il numero dei feti in fase di sviluppo. Da ricordare è che, essendo i feti molto mobili all'interno dell'utero, il conteggio attraverso la visione ecografica può risultare impreciso, di solito se ne contano meno di quelli che ci sono, ma se l'ecografista è in gamba potrebbe anche esser molto preciso. Se la cagna non presenta particolari problemi sarà utile ripetere questo controllo solo se la gestazione si prolungherà otre il termine previsto per la nascita. se si vorrà essere maggiormente sicuri del numero dei cuccioli verso il 50° giorno sarà possibile eseguire una verifica radiografica, questa ci darà anche indicazione della posizione che i cuccioli avranno assunto nell'utero. Personalmente e se non ci sono particolari problemi, mi sento di sconsigliare questa pratica in quanto vuol dire imporre alla cagna un notevole stress dovendole far assumere una posizione fastidiosa, visto che ha "il pancione" oltre che chiaramente esporre lei e i feti ai raggi X.
La dieta quotidiana andrà progressivamente modificata sia nelle quantità che nella tipologia di alimento, per garantire alla cagna il corretto apporto dei nutrienti necessari a sostenere le modifiche che interverranno nel suo corpo. per fare ciò è utile consultarsi con un veterinario o un esperto in nutrizione canina.
sarà utile predisporre un' area correttamente attrezzata per seguire le fasi del parto dove non dovranno mancare una cassa parto con apposite barre antischiacciamento (o alloggio similare) e una lampada riscaldante (come quelle che si usano per i pulcini, aquistabile presso i consorzi agrari o i fornitori di attrezzature per l'agricoltura). Sarà utile aver allertato in anticipo il veterinario e ottenuto la sua disponibilità ad intervenire in reperibilità. Purtroppo non tutti i veterinari danno questa disponibilità, sopratutto se si tratta di domeniche o feste, sarà pertanto indispensabile reperire l'indirizzo di una clinica veterinaria aperta 24 ore su 24. In procinto del parto l'atteggiamento della cagna cambierà visibilmente: raccoglie diversi oggetti e li porta in spazi protetti della casa per preparare la cuccia. si isola o invece cerca più compagnia del solito. può essere inappetente e costipata a livello intestinale presentando anche episodi di vomito. le ghiandole mammarie si sviluppano in modo evidente e il pelo che di solito le ricopre cade. In questo periodo è utile lasciare sempre a disposizione della cagna cibo e acqua.
In alcune cagne, in particolare nelle primipare, questo avvenimento potrebbe registrarsi anche 48 ore prima del parto è comunque chiaro che questo segnale determina l'mminenza dell'evento.
La cagna comincerà ad avere le prime contrazioni che la porteranno a partorire il primo cucciolo, è una fase delicata non tutte le cagne sopratutto se primipare hanno i giusti istinti; quindi sarà utile preparasi ad intervenire rompendo il sacchetto (placenta) nel quale è contenuto il cucciolo e a recidere il cordone ombelicale. se invece la cagna avrà i giusti istinti farà tutto da sola. Sarà normale che la cagna mangi la placenta e lecchi i liquidi organici espulsi insieme al cucciolo, non le va impedito, fa tutto parte di un istinto naturale che le servirà ad innescare i naturali processi biologici. la cagna comincerà inoltre a leccare energicamente il cucciolo per attivare le sue funzioni respiratorie. Può capitare che alcuni cuccioli escano già privi della placenta che verrà espulsa in un secondo momento. Sarà utile asciugare bene il cucciolo togliendolo alla madre per far si che non si raffreddi troppo, dopodichè sarà utile avvicinare il cucciolo al capezzolo della madre cosicché cominci a nutrirsi. La temperatura dei cuccioli subito dopo la nascita è importantissima, infatti i cuccioli troppo freddi sono come narcotizzati e faticano ad attaccarsi alla madre per tirare le prime poppate. Personalmente consiglio di lasciare sempre alla madre uno o due cuccioli attaccati durante tutta la fase del parto e rimuoverli solo durante la fase espulsiva dei neonascituri. I cuccioli che in quel momento non saranno accanto alla madre potranno essere riposti in una cesta opportunamente imbottita con asciugamani ben asciutti e possibilmente riscaldata con l'aiuto di un tappetino riscaldante. Di norma tra un cucciolo e l'altro posso passare da 20 minuti a due ore, ma se l'attesa dovesse superare le 3 - 4 ore potrebbe significare l'insorgere di complicazioni, sarà utile in questo caso trasferire la cagna presso il veterinario per effettuare i dovuti controlli.
Le cagne posso soffrire di gravidanza isterica o pseudo gravidanza, ossia pur non essendo gravide, si comportano come se lo fossero: cercano di farsi una cuccia, aumentano di peso, hanno la montata lattea. Per determinare la presenza di questo stato dovrai farti aiutare dal tuo veterinario